28 settembre 1943, la battaglia di Scafati

Il 28 settembre  le truppe tedesche hanno già deciso la ritirata dopo aver sfiorato la vittoria costingendo Clark a ipotizzare il reimbarco. Luoghi come Battipaglia sono già quasi retrovia e le truppe inglesi cercano di procedere verso Napoli, primo grande obiettivo dopo lo sbarco. Nella Piana del Sele e dintorni, a Battipaglia, Altavilla e Acerno, si è combattuto ferocemente, anche casa per casa, ma ora a Scafati i tedeschi hanno come unico obiettivo quello di rallentare gli inglesi e proteggere la ritirata. Impegnano in battaglia i “Desert Rats”, del Settimo Reggimento Corazzato Britannico, poco prima del ponte sul Sarno che hanno minato e pianificano di far saltare prima di abbandonare le postazioni.

A Scafati semplici cittadini, come a Napoli dove la popolazione già combatte (4 giornate di Napoli), danno vita ad uno dei primi atti di ribellione Partigiana in Italia, un pezzo della nostra storia troppo poco celebrato, come altri episodi di resistenza al Sud.

I partigiani scafatesi fanno intelligence per l’Esercito Inglese ma partecipano anche attivamente agli scontri, impegnando i tedeschi nella difesa del ponte e impedendone la distruzione fino all’occupazione inglese. Come in altri posti proprio alcuni personaggi della “guapparia” sono tra i protagonisti, infatti uno dei leader è Vittorio Nappi, detto “O Sturente”. Sulla scarsa conoscenza di questi eventi pesa in parte la grande rilevanza assunta dalla lotta partigiana al nord nella parte finale della guerra, ma in parte pesa forse la presenza di questi personaggi un po’ scomodi per l’esegesi della storia Partigiana. Il loro coinvolgimento ha contribuito però, senza dubbi, all’esito del conflitto.

Ne video dell’Istituto Luce che c’è in questa pagina, si da notizia del possibile coinvolgimento di un potente malavitoso, il celebre Lucky Luciano che avrebbe aiutato il controspionaggio a New York ma gli viene attribuito anche l’aiuto all’Esercito Americano favorendo l’intelligence sul territorio. Questa seconda notizia è stata smentita ma è un fatto che Salvatore Lucania, questo il suo vero nome, fu graziato e rispedito in Italia.

“Don Vittorio” Nappi invece è un personaggio anomalo nel panorama dei guappi del napoletano, si guadagna il soprannome grazie all’educazione ricevuta in una famiglia benestante di professionisti e alla frequentazione del Liceo Classico presso la Badia di Cava. In quelle giornate di settembre imbraccia le armi con il fratello Ubaldo per liberare la sua città ma il suo “curriculum professionale” racconterà successivamente di una vita che si intreccia a quella degli altri grandi personaggi della mala del napoletano, ancora Lucky Luciano, Pasquale Simonetti, meglio conosciuto come  Pascalone e’ Nola e tanti altri. Tutti e tre questi personaggi rientreranno nelle indagini, 10 anni dopo, per la scomparsa del sindaco di Battipaglia Lorenzo Rago.

La singolarità di Vittorio Nappi infatti non finisce qui, aiuta gli inglesi contro i tedeschi ma nel 1953, durante la vicenda del sindaco Rago, collabora con i cabinieri,  lo storico Giovanni De Luna su La Stampa (18.06.2006), citando un documento ritrovato da Carmen Pellegrino presso l’Archivio Centrale dello Stato, osserva che “Nappi non era, come si direbbe oggi, un collaboratore di giustizia. Aveva deciso di aiutare gli inquirenti affiancandosi alla legge, da potere a potere, alla pari, forte di un’autorità illegale legittimata anche dai carabinieri che avrebbero dovuto combatterla“.

Probabilmente questo può essere considerarsi un filo conduttore tra i due episodi, Vittorio Nappi, interpretava il ruolo di una parte del “governo” del territorio e come tale si comportava.

28th September 1943, the battle of Scafati

On 28th September, the German troops have already decided to retreat after coming close to victory, forcing Clark to hypothesize re-boarding. Places like Battipaglia are already almost rearguard and the English troops try to proceed towards Naples, the first major goal after the landing. In the Piana del Sele and surroundings, in Battipaglia, Altavilla and Acerno, there was fiercely fighting, even house by house, but now in Scafati the Germans have the sole objective of slowing down the British and protecting the retreat. They engage in battle the “Desert Rats”, of the British Seventh Armoured Regiment, just before the bridge over the Sarno that they have mined and plan to blow up before abandoning the positions.

In Scafati simple citizens, as in Naples where the population is already fighting (4 days of Naples), give life to one of the first acts of Partisan rebellion in Italy, a piece of our history that is too little celebrated, like other episodes of resistance in the South.

The Scafati partisans play their role as intelligence for the British Army but also actively participate in the clashes, engaging the Germans in the defence of the bridge and preventing its destruction until the English occupation. As in other places, some of the characters of the “guapparia” (Camorra) are among the protagonists, indeed one of the leaders is Vittorio Nappi, known as “O Sturente” (The Student). The great importance assumed by the partisan struggle in the north in the final part of the war weighs in part on the lack of knowledge of these events, but in part perhaps also weighs the presence of these characters a little uncomfortable for the exegesis of Partisan history. However, their involvement undoubtedly contributed to the outcome of the conflict.

In the video of the Luce Institute on this page, news of the possible involvement of a powerful criminal are given, the famous Lucky Luciano, who would have helped the counterintelligence in New York.  He is also credited with helping the American Army by favouring intelligence on the territory. This second news has been denied but it is a fact that Salvatore Lucania, this is his real name, was pardoned and sent back to Italy.

“Don Vittorio” Nappi, on the other hand, is an anomalous character in the Neapolitan guappi (member of the Camorra) scene, earning his nickname thanks to the education received in a wealthy family of professionals and attending the Liceo Classico at the Badia of Cava. In those days of September, he takes up arms with his brother Ubaldo to free his city but his “professional curriculum” will later tell of a life that is intertwined with that of the other great characters of the Neapolitan underworld, again Lucky Luciano, Pasquale Simonetti, better known as Pascalone e ‘Nola and many others. All three of these characters will be involved in the investigation, 10 years later, for the disappearance of the mayor of Battipaglia Lorenzo Rago.

The singularity of Vittorio Nappi in fact does not end here, he helps the British against the Germans but in 1953, during the story of the mayor Rago, he collaborates with the police. The historian Giovanni De Luna in La Stampa (18.06.2006), citing a document found by Carmen Pellegrino at the Central State Archives, observes that “Nappi was not, as we would say today, a collaborator of justice. He had decided to help the investigators alongside the law, from power to power, on a par, with an illegal authority also legitimized by the police who were supposed to fight it”.

Probably this can be considered a common thread between the two episodes, Vittorio Nappi played the role of a part of the “government” of the territory and behaved as such.

CAPTURE OF THE TOWN OF SCAFATI BY MEN OF THE 1/6 QUEEN'S REGT CAPTURE OF THE TOWN OF SCAFATI BY MEN OF THE 1/6 QUEEN’S REGT © IWM (NA 7173)

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28 septembre 1943, la bataille de Scafati

Le 28 septembre, les troupes allemandes ont déjà décidé de battre en retraite après avoir frôlé la victoire, faisant penser à Clark à remonter à bord. Des endroits comme Battipaglia sont déjà presque en retrait et les troupes anglaises tentent de se diriger vers Naples, le premier objectif majeur après le débarquement. Dans la Piana del Sele et ses environs, à Battipaglia, Altavilla et Acerno, il y a eu de violents combats, même maison par maison, mais maintenant à Scafati, les Allemands ont pour seul objectif de ralentir les Britanniques et de protéger la retraite. Ils engagent au combat les « Rats du Désert », du 7ème régiment blindé britannique, juste avant le pont sur le Sarno qu’ils ont miné et prévoient de faire sauter avant d’abandonner les positions.

À Scafati simples citoyens, comme à Naples où la population se bat déjà (4 jours de Naples), donnez vie à l’un des premiers actes de rébellion partisane en Italie, un morceau de notre histoire trop peu célébré, comme d’autres épisodes de résistance dans le Sud.

Les partisans scafatesi font du renseignement pour l’armée britannique mais participent aussi activement aux affrontements, engageant les Allemands dans la défense du pont et empêchant sa destruction jusqu’à l’occupation britannique. Comme dans d’autres endroits, certains personnages de la “guapparia” sont parmi les protagonistes, en fait l’un des dirigeants est Vittorio Nappi, connu sous le nom de “O Sturente”. La grande importance prise par la lutte partisane dans le nord dans la dernière partie de la guerre pèse en partie sur la méconnaissance de ces événements, mais peut-être en partie sur la présence de ces personnages, un peu gênants pour l’exégèse de l’histoire partisane, pèse lourd. Cependant, leur implication a sans aucun doute contribué à l’issue du conflit.

Dans la vidéo de l’Istituto Luce sur cette page, on donne des nouvelles de l’éventuelle implication d’un puissant criminel, le célèbre Lucky Luciano qui aurait aidé le contre-espionnage à New York mais il est également crédité d’avoir aidé l’armée américaine en favorisant le renseignement sur le territoire. Cette deuxième nouvelle a été démentie mais c’est un fait que Salvatore Lucania, c’est son vrai nom, a été gracié et renvoyé en Italie.

“Don Vittorio” Nappi, d’autre part, est un personnage anormal de la scène guappi napolitaine, gagnant son surnom grâce à l’éducation qu’il a reçue dans une riche famille de professionnels et en fréquentant le Liceo Classico de la Badia di Cava. En ces jours de septembre, il prend les armes avec son frère Ubaldo pour libérer sa ville mais son “cursus professionnel” racontera plus tard une vie qui se confond avec celle des autres grands personnages de la maladie napolitaine, encore Lucky Luciano, Pasquale Simonetti, mieux connu sous le nom de Pascalone e ‘Nola et bien d’autres. Ces trois personnages reviendront tous les trois dans l’enquête, 10 ans plus tard, pour la disparition du maire de Battipaglia Lorenzo Rago.

La singularité de Vittorio Nappi en fait ne s’arrête pas là, il aide les Britanniques contre les Allemands mais en 1953, lors de l’histoire du maire Rago, il collabore avec les cabinieri, l’historien Giovanni De Luna dans La Stampa (18.06.2006) , citant un document trouvé par Carmen Pellegrino aux Archives centrales de l’État, observe que « Nappi n’était pas, comme on dirait aujourd’hui, un collaborateur de la justice. Il avait décidé d’aider les enquêteurs en soutenant la loi, donnant du pouvoir au pouvoir, à égalité, avec la force d’une autorité illégale également légitimée par les carabiniers censés la combattre”.

Cela peut probablement être considéré comme un fil conducteur entre les deux épisodes, Vittorio Nappi a joué le rôle d’une partie du “gouvernement” du territoire et s’est comporté comme tel.

28 de septiembre de 1943, la batalla de Scafati

El 28 de septiembre, las tropas alemanas ya decidieron retirarse después de casi la victoria de Clark sobre la hipótesis del retorno. Lugares como Battipaglia ya están casi en la retaguardia y las tropas inglesas intentan avanzar hacia Nápoles, primer gran objetivo después del desembarco. En la llanura de Sele y sus alrededores, en Battipaglia, Altavilla y Acerno, se luchó ferozmente, incluso casa por casa, pero ahora en Scafati los alemanes tienen como único objetivo frenar a los ingleses y proteger la retirada. Participan en la batalla los “Desert Rats”, del Séptimo Regimiento Blindado Británico, justo antes del puente sobre el Sarno que han minado y planean hacer saltar antes de abandonar las posiciones.

En Scafati simples ciudadanos, como en Nápoles, donde la población ya lucha (4 jornadas de Nápoles), dan vida a uno de los primeros actos de rebelión partisana en Italia, un trozo de nuestra historia demasiado poco celebrado, como otros episodios de resistencia al Sur.

Los partisanos escadrados hacen inteligencia para el Ejército Inglés pero también participan activamente en los enfrentamientos, comprometiendo a los alemanes en la defensa del puente e impidiendo su destrucción hasta la ocupación inglesa. Como en otros lugares, solo algunos personajes de la “guapparia” están entre los protagonistas, de hecho, uno de los líderes es Vittorio Nappi, llamado “O Sturente”. Sobre el escaso conocimiento de estos acontecimientos pesa en parte la gran importancia asumida por la lucha partisana en el norte en la parte final de la guerra, pero en parte pesa quizás la presencia de estos personajes un poco incómodos para la exégesis de la historia partisana. Sin embargo, su participación contribuyó, sin duda, al resultado del conflicto.

Ni videos del Instituto Luce que hay en esta página, se informa de la posible participación de un poderoso mafioso, el célebre Lucky Luciano que habría ayudado al contraespionaje en Nueva York pero también se le atribuye la ayuda al Ejército Americano favoreciendo la inteligencia en el territorio. Esta segunda noticia ha sido desmentida, pero es un hecho que Salvatore Lucania, este su verdadero nombre, fue indultado y devuelto a Italia.

“Don Vittorio” Nappi, en cambio, es un personaje anómalo en el panorama de los guapos napolitanos, se gana el apodo gracias a la educación recibida en una familia adinerada de profesionales y a la frecuentación del Liceo Clásico en la Badia di Cava. En esos días de septiembre toma las armas con su hermano Ubaldo para liberar su ciudad, pero su “currículum profesional” contará sucesivamente de una vida que se entrelaza con la de los otros grandes personajes de la mala del napolitano, también Lucky Luciano, Pasquale Simonetti, mejor conocido como Pascalone y’ Nola y muchos otros. Los tres personajes volverán a la investigación, 10 años después, por la desaparición del alcalde de Battipaglia, Lorenzo Rago.

La singularidad de Vittorio Nappi no termina aquí, ayuda a los ingleses contra los alemanes pero en 1953, durante la historia del alcalde Rago, colabora con los cabineros, el historiador Giovanni De Luna en La Stampa (18.06.2006), Citando un documento encontrado por Carmen Pellegrino en el Archivo Central del Estado, observa que “Nappi no era, como se diría hoy, un colaborador de justicia. Había decidido ayudar a los investigadores apoyándose en la ley, de poder a poder, a la par, con una autoridad ilegal legitimada también por los carabineros que habrían debido combatirla”.

Probablemente esto se puede considerar un hilo conductor entre los dos episodios, Vittorio Nappi, interpretaba el papel de una parte del “gobierno” del territorio y como tal se comportaba.

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